LA MIA FRANCIGENA, A PIEDI DA PORRETTA A ROMA
Seconda tappa - Da Pistoia a San Baronto, giovedì 11 maggio 2017

Testo e foto di Mauro Lenzi

02 01Mi sveglio alle sei e mezza. Il dolore all’anca sinistra che mi ha tormentato prima di addormentarmi è sparito. Il Bed & Breakfast “Canto alla Porta Vecchia”, dove ho pernottato, è situato in un grande appartamento pieno di vecchie cose e mobili antichi, all’ultimo piano di un bel palazzo nel centro storico. Anna, la padrona di casa, è cordiale e gentile. La colazione è abbondante e sostanziosa. Mi sono rimasti un po’ di viveri del giorno prima, così decido di acquistare solo un po’ di frutta per non gravare ulteriormente sul peso dello zaino. Alle otto in punto mi incammino per Via della Madonna e proseguo in linea retta fino alla località Pontelungo dove attraverso il fiume Ombrone. Subito dopo imbocco a sinistra Via di Bargi e passo davanti alla chiesetta di San Pantaleo. La strada asfaltata si fa stretta e tortuosa tra vivai di piante e case sparse. Superata la località Bargi e oltrepassato il torrente Stella inizia la ripida salita per Vinacciano. La pendenza in questo tratto mette a dura prova i muscoli delle mie gambe che non hanno ancora completamente smaltito la fatica del giorno prima. Appena la strada  spiana comincio ad apprezzare la bellezza del Montalbano. In località Collina, tra la vegetazione lussureggiante, mi appaiono come d’incanto la chiesa progettata dall’architetto Michelucci, la Villa Tonti e la Villa Montegattoli. Sono ancora su strada asfaltata, ma questo non influisce sulla bellezza del percorso e del panorama circostante.
02 05Al bivio per Vinacciano, prima di inerpicarmi sulla carrareccia in salita alla mia destra, decido di visitare il piccolo borgo medievale appollaiato sulle pendici del Montalbano, consapevole che, tra andata e ritorno, allungherò il cammino di circa un chilometro. Non rimpiango la scelta: il luogo è così ameno da meritare la deviazione. Ritorno sui miei passi  e, dentro un fitto bosco, seguo la carrareccia in salita fino alle rovine dell’ex convento “Madonna delle Grazie” completamente nascoste dalla vegetazione. Proseguo mantenendomi sul percorso CAI 300 fino a Casa Monticini dove mi immetto sulla strada provinciale che unisce Montevettolini con Cantagrillo. Il sole è già alto, ma non fa caldo. Un vento fresco di libeccio spira dalla costa verso l’entroterra e allevia la mia fatica. Sulla mia destra si comincia a intravedere la piana della Padule di Fucecchio. Se tutto va bene è là che domani pomeriggio incrocerò il percorso di Sigerico e incontrerò i pellegrini diretti a Roma.
02 10Dopo circa mezzo chilometro abbandono la strada asfaltata e affronto una faticosa salita  per una cavedagna sterrata incisa da profondi solchi provocati dalle acque piovane. Costeggiando un vigneto, aggiro sulla sinistra Monte Cupoli e in breve raggiungo Cà del Vento. Da qui in poi l’itinerario fino a San Baranto si sviluppa su strade sterrate e in parte su strade asfaltate con pochissimo traffico. Oggi ho deciso di camminare lentamente e quasi non mi accorgo del tempo che passa. Quando lo stomaco comincia a reclamare guardo l’orologio e manca poco all’una del pomeriggio! Passo davanti al cippo posato sul luogo dell’incidente dove perse tragicamente la vita Franco Ballerini, campione di ciclismo e c.t. della nazionale, e dopo pochi minuti mi concedo una sosta, all’ombra, seduto sui comodi gradini del cancello di entrata a una villa.
02 15Riprendo il cammino e dopo alcuni saliscendi arrivo al bel punto panoramico del “Podere Calistri”, affacciato sulla piana del Nievole. San Baronto non è lontano e dopo circa un’ora inizio la rapida discesa che in pochi minuti mi consente di giungere nella piazza antistante la Chiesa. Sono le tre del pomeriggio. La chiesa dedicata ai SS. Baronto e Desiderio è aperta. Visito l’interno e anche la cripta romanica ricostruita nelle stesse forme dopo la distruzione operata dalle truppe tedesche in ritirata nell’agosto del 1944 e subito dopo mi reco all’Hotel Monti per depositare lo zaino, prenotare la cena e concedermi un po’ di riposo prima di una passeggiata defaticante per la strada del paese.

 

Seconda tappa - Fotoracconto

I numeri della tappa (soste e varianti comprese)

Punto di partenza Pistoia
Punto di arrivo San Baronto
Distanza 19,6 km
Durata 7h
Dislivello +790m; -550m