DA NEW YORK AL CANADA. A PIEDI O IN BICI
di Gherardo Nesti
Si chiama Empire State Trail. E’ un percorso di 1.200 chilometri, destinato ad “ospitare” camminatori, ciclisti e (udite, udite) cavalerizzi. Utilizzerà (ovviamente) i sentieri esistenti e le ferrovie abbandonate (gli americani dicono “track to trail”). E, per un totale di 560 chilometri, aprirà vie nuove. E’ un’opera imponente; anche per i costi, necessari per i lavori e per gli espropri da pagare ai proprietari dei terreni sui quali transiterà.
Si parla di 200 milioni di dollari stanziati dallo Stato di New York per la realizzazione e di altri 500 a carico dell’Ente Parchi Americano per la manutenzione straordinaria. Questa verrà affidata a 31 Associazioni sul territorio. La “via” attraverserà luoghi per lo più selvaggi, peraltro già noti al cinema e alla letteratura. E, secondo la Stampa, così supera molti altri tracciati simili in Europa. Dalle previsioni (gli americani sono molto bravi in questo), milioni di persone lo percorreranno. Scegliendo tratti più lunghi e selvaggi od altri, più corti e antropizzati. In particolare (scrive la stampa) il percorso sarà adatto a donne sole, in cerca di esperienze forti; per superare traumi psicologici, riflettere su se’ stesse, meditare un cambiamento di vita… Comunque sia, l’operazione avrà immancabili e importanti ritorni economici (si parla di molti milioni all’anno). E in Italia? Fino ad ora si è parlato e scritto molto sul’argomento “in generale”. Speriamo che alle parole, seguano i fatti. E presto. Il nostro territorio ha molto bisogno di iniziative del genere. E non solo dal punto di vista ambientale. Ma su tutti questi argomenti, torneremo presto.